Ley Lines: Linee temporanee o di Prateria
a cura di Daria Iametti (Team P.A.R.I. / Progetto S.E.R.P.)
Le "Ley Lines" (linee temporanee o linee di prateria) vengono identificate come linee rette, larghe circa due metri ed equidistanti tra loro, e percorrerebbero l’intera superficie terrestre, incrociandosi tra loro in modo da formare una rete. Alcuni teorizzano che l’incrocio di queste linee creerebbe una griglia di energia. Per alcuni è solo il volerci vedere una geometria prendendo dei punti sulla mappa.
Chi sostiene la teoria della griglia che ricopre il globo terrestre, sostiene che nei punti di incrocio di queste linee sorgerebbero antichi templi o monumenti funebri pagani. Uno degli studiosi che ha approfondito il tema è stato l’inglese Alfred Watkins nel 1921. Watkins, guardando la mappa, notò che un buon numero di siti preistorici con megaliti imponenti e altri luoghi di culto sembravano allinearsi secondo precise linee diritte. Sotto le "Ley Lines" scorrerebbero spesso acque sotterranee o sarebbero presenti filoni di minerali metallici.
Si crede inoltre che le linee vengano utilizzate da animali, pesci e uccelli come bussola per migrare in luoghi più caldi o trovare luoghi per l’allevamento.
Alcuni sostenitori affermano che l’energia presunta è collegata ai cambiamenti nei campi magnetici, ma ciò non è ancora stato provato con strumenti scientifici.
Tuttavia si crede che i campi elettromagnetici possano interferire con il corpo e la mente umane. A volte è possibile avere una sensazione di nausea, giramenti di testa o mal di testa in presenza di alti livelli di elettromagnetismo.
L’Italia sarebbe attraversata da alcune di queste linee che passerebbero per L’Aquila e che collegherebbero alcuni luoghi di culto dedicati a San Michele.
La "Ley Line" dell'Arcangelo Michele parte da S. Michel Moint in Cornovaglia, tocca Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di S. Michele nella valle di Susa, il santuario pugliese di Monte S. Angelo, quello dell'isola di Simi per terminare nel Sinai.
Diversi studiosi sostengono che l’archeoastronomia è importante per capire gli allineamenti che possono essere astronomici. Si vorrebbe studiare la connessione dell'astronomia con la cultura megalitica, molte delle più grandi costruzioni megalitiche sono state progettate in modo da essere in grado di identificare con precisione gli oggetti celesti o misurare i loro cicli.
Si ipotizza che grandi monumenti e luoghi di epoca antica o preistorica riflettano le costellazioni delle stelle sulla terra oppure siano luoghi di studi astronomici e di ‘calendari astronomici’.
In tempi moderni è stato ritenuto che le "Ley Lines" non fossero linee energetiche ma antichi sentieri utilizzati come vie di comunicazione commerciale o percorsi di cerimonie religiose, allineamenti atti a facilitare gli spostamenti durante il periodo neolitico, ed erano state probabilmente ridisegnate in epoche successive, persistendo poi nel paesaggio nel corso dei millenni.