Bastione Ambrogi (Pistoia)

Team G.R.F.P. / T.P.R. - 28/07/2012

INDAGINE Sabato 28 luglio 2012 per i nostri Collaboratori Toscani G.R.F.P. e T.P.R.

Alle Ore 22:30 inizierà l'indagine al Bastione Ambrogi di Pistoia che li terrà impegnati per qualche ora.

Video

Indagine :

Sessione E.V.P. :

Approfondimento :

Relazione d'indagine

Relazione dell'Indagine Effettuata al
Bastione Ambrogi (Pistoia)


In data 28 Luglio 2012, il Tuscany Paranormal Research, in collaborazione con il gruppo pratese G.R.F.P. (Gruppo di Ricerca Fenomeni Paranormali), rappresentato per l'occasione da Angelo Marotta e Andrea Sabini, ha effettuato un'indagine per verificare la presenza di presunti fenomeni paranormali all'interno del Bastione Ambrogi di Pistoia.

All'indagine hanno partecipato attivamente anche: Giancarlo, Mentalista, collaboratore esterno del SERP; Alberto, cameraman e montatore incaricato del reportage; una sensitiva (che desidera mantenere il completo anonimato), convocata dal GRFP.

Premesse :

Daniele Perez, gestore del locale-pizzeria posto all'interno del Bastione, ha richiesto l'intervento di Angelo Marotta [1], spiegando che spesso sia lui che i clienti del locale hanno dichiarato di “sentirsi osservati nel tragitto tra i tavoli della pizzeria e i servizi igienici”. Inoltre il personale tutto ha notato “un inspiegabile accendersi / spegnersi delle luci elettriche” di un casottino, sala proiezioni dell'ex-cinema situato al centro del Bastione.

L'aspetto inspiegabile della faccenda non coinvolgerebbe l'entità della luci stesse ma il fatto che vengano trovate accese nonostante siano state spente e viceversa.

L'ambiente :

A: struttura centrale con cucina al primo piano ed ex-sala proiezioni al secondo

B: palco

C: servizi igienici

D: struttura al coperto

E: terrazzamento sul lato
opposto all'ingresso

F: spiazzo centrale per le conferenze

G: zona ristorante con
tavoli all'aperto

H: ingresso di via Sacconi

La struttura, situata tra via Sergio Sacconi e via Antonio Pacinotti, è di pianta approssimativamente trapezoidale, circondata da alte mura e si erge in una zona mediamente trafficata. Ognuno dei lati è esposto a vie urbane chiassose e percorse fino a tardi da veicoli a motore. Le mura racchiudono un terrapieno situato a circa quattro metri dal suolo, con un'estensione di alcune centinaia di m².

Il lato opposto a quello dell'ingresso (in via Sacconi) presenta uno stretto terrazzamento sopraelevato, raggiungibile tramite una corta scala. Il lato sinistro, volgendo le spalle all'unico ingresso, presenta un palco di medie dimensioni antistante un'ampia area vuota. Il palco ospitava, fino a pochi anni fa, lo schermo di proiezione per il cinema, adesso non più in funzione.
Tuttavia l'area stessa viene ancora utilizzata per le conferenze che si tengono regolarmente al Bastione, persino riguardanti tematiche legate al mondo del paranormale [2] .

Sempre sul lato sinistro, nell'angolo più distante dalla scala d'ingresso, è presente un piccolo bagno destinato ai clienti. La porzione destra del Bastione è invece destinata a ospitare i tavoli atti al servizio dei clienti della pizzeria. Nell'angolo destro più distante dalla scala, nella porzione di terreno sopraelevata, è anche presente una struttura che al momento delle indagini era inutilizzata, probabilmente utilizzata per ospitare i coperti in caso di pioggia.

A separare l'area del cinema da quella dei tavoli, sorge al centro del Bastione un piccolo edificio a pianta quadrata (circa 3x3), strutturato su due piani. Il piano terra ospita la cucina, mentre il primo piano, raggiungibile dal terrazzamento posto sul retro tramite una scaletta, è utilizzato al momento come deposito di oggetti vari, nonché alimenti e bevande. Il piano presenta due ambienti, solo parzialmente separati da un basso muro. Il primo, molto angusto, oltre agli oggetti suddetti, disposti contro i muri e su un tavolo, ospita due grosse centraline elettriche.
L'unico interruttore che controlla le luci di questo piano è presente proprio sotto la centralina a fianco della porta esterna. L'altro ambiente, è più ampio ed è dotato di una finestrella quadrata su ognuno dei tre lati comunicanti con l'esterno. Si presenta altrettanto stipato, tanto che è persino difficile calpestare il pavimento senza urtare le casse e gli altri oggetti che vi sono disposti. Anche qui è presente una grossa centralina elettrica. Al centro spicca un vecchio proiettore a pellicola, rivolto verso una delle finestrelle che presumibilmente era utilizzata per proiettare il film sullo schermo quando il cinema era ancora in funzione. Da segnalare la presenza di un topo, forte elemento di disturbo a causa dei rumori da esso prodotti muovendosi tra le casse.

Sopralluogo e indagini preliminari :

Dopo una breve intervista effettuata al gestore da Marotta, nel tardo pomeriggio, siamo stati guidati in giro per il Bastione per renderci conto della planimetria della zona e annotare i punti caldi dove piazzare le telecamere e i registratori E.V.P. . Poiché il locale è aperto al pubblico, e lo era anche nel giorno delle indagini, abbiamo concordato di iniziare le stesse dopo cena, in tarda serata, in modo che il Bastione fosse privo di individui esterni (i clienti) e quindi riservato alle rilevazioni.

A sorpresa ci raggiunge una presunta sensitiva, contattata da Marotta (per questioni di privacy non riveleremo il suo nome). Dapprima afferma di non avvertire alcun disturbo, poi cambia idea, specialmente quando accompagnata nei pressi dell'ex-sala di proiezione. Di fronte alla stessa afferma di sentire la presenza del vecchio cineamatore che è rimasto legato al posto per proteggere il suo vecchio luogo di lavoro e la definisce una presenza benevola [3] . Portata all'interno della stanza col proiettore, indica con le palme delle mani due punti in cui avverte dell'energia. Le indagini con il gaussmetro Cell Sensor non indicano un campo rilevabile in uno dei due punti e un campo appena percettibile (<1 milliGauss) nell'altro, probabilmente dovuto alla vicinanza con un cavo elettrico. Quando viene fatto notare alla sensitiva la presenza di un campo, seppur di intensità così bassa da essere irrilevante, questa sembra concentrare la sua attenzione su quel punto in particolare, ripetendo e rinforzando le precedenti “sensazioni” provate.

Prima dell'indagine vera e propria, piazziamo una telecamera a infrarossi e un registratore audio digitale, puntati entrambi sulla stanza del proiettore. Un'altra telecamera, sempre all'interno della stessa stanza, inquadra invece la porta e l'interruttore. Tale controllo serve per scongiurare ipotetici interventi umani atti a simulare attività paranormali. L'indagine preliminare serve soltanto a impiegare in un modo potenzialmente fruttuoso il lungo tempo (circa due ore) che ci separa ancora dalla chiusura al pubblico del Bastione. Tuttavia la presenza di musica (tra cui spicca anche la colonna sonora del film “Ghostbusters”) e del vociare della clientela e dei dipendenti, unita al chiasso del traffico esterno, rendono per il momento del tutto non idonee le condizioni di rilevazione.

Mettendo in comune la strumentazione del TPR, quella del GRFP, e quella dell'operatore incaricato di documentare l'indagine, questa è l'attrezzatura che abbiamo avuto a disposizione:

ñ  4 Telecamere a infrarossi a circuito chiuso, collegate a uno schermo lcd (per comodità chiameremo le telecamere con le lettere x, y, z, w).

ñ  2 Registratori audio digitali mono, 1 registratore analogico a microcassette e 1 registratore digitale stereo ambientale, con supporto cuffie.

ñ  4 ulteriori telecamere ad infrarossi (p, q, r, s)

+     Rilevatori EMF

L'indagine :

Dopo la cena consumata direttamente alla pizzeria del locale, iniziamo a piazzare le telecamere a
circuito chiuso, in questo modo:

x: la telecamera inquadra la porta d'ingresso all'ex-sala proiezioni.

y: la telecamera inquadra il vialetto che va dall'ex-sala proiezioni al piazzale del Bastione.

z: la telecamera, posta sopra il palco, inquadra il vialetto che porta alla toilette.

w: la telecamera resta inutilizzata in quanto risulta irreperibile il cavo di connessione video della
stessa.

Inoltre piazziamo una delle telecamere a infrarossi (q) su cavalletto direttamente dentro l'ex-sala proiezioni, a riprendere la stessa. Un registratore digitale viene posto sul muro divisorio tra i due piccoli ambienti del casottino e accanto a esso viene sistemata un'altra telecamera a infrarossi (p), rivolta però in direzione opposta all'altra. Il suo campo include l'unica porta d'accesso, che dà sull'esterno, parte della centralina elettrica e sopratutto l'interruttore che aziona la luce nel casottino. La porta viene tenuta chiusa durante la prima parte dell'indagine e poi aperta durante una fase successiva per compiere indagini dirette all'interno dell'ambiente.

L'altro registratore digitale viene posto nel vialetto d'accesso ai bagni e le telecamere r ed s restano a
disposizione degli operatori per le riprese mobili.

Sincronizziamo gli orologi poco dopo la mezzanotte diamo via alle registrazioni audio e video.

Dato il numero elevato di personale di ricerca, decidiamo di dividerci in due gruppi misti per la fase attiva dell'indagine:

1. Primo gruppo: Angelo e Andrea (GRFP), Vincenzo e Gabriele (TPR), Alberto (operatore).

2. Secondo gruppo: Matteo, Arianna, Claudio (TPR), Giancarlo (collaboratore esterno), Andrea (GRFP).

Entrambi i gruppi, a turno, si spostano lungo tutta la superficie del Bastione, sostando per alcuni minuti nelle zone ritenute più interessanti. Ogni sosta prevede il tentativo di contatto con eventuali entità tramite domande dirette, verificando al contempo le relative risposte nella strumentazione.

Il primo gruppo si distribuisce i compiti nel seguente modo:

ñ  Angelo:
rilevazioni audio tramite il registratore digitale stereo, con output in cuffia

ñ  Andrea:
riprese video tramite telecamera a infrarossi.

ñ  Vincenzo:
registrazione audio analogica su microcassette.

ñ  Gabriele:
rilevazione del campo elettromagnetico tramite gaussmetro

ñ  Alberto:
riprese video tramite telecamera e faretto d'illuminazione.

Il secondo gruppo si distribuisce i compiti nel seguente modo:

ñ  Matteo:
rilevazione di eventuali variazioni improvvise di temperatura tramite un termometro a infrarossi con puntatore laser.

ñ  Arianna:
fotografie e registrazione audio digitale

ñ  Claudio:
rilevazione del campo elettromagnetico tramite gaussmetro.

ñ  Giancarlo:
utilizzo di tecniche di rilassamento per sgombrare la mente con l'intento di favorire l'eventuale tentativo di contatto da parte di entità.

ñ  Andrea:
riprese video tramite telecamera a infrarossi.

Mentre il primo gruppo si muove lungo il Bastione, l'altro si cura di tenere sotto osservazione il monitor collegato alle telecamere a circuito chiuso, per rilevare in tempo reale eventuali anomalie e annotare il momento della registrazione in cui sono avvenute per un controllo successivo.

Dopo circa quaranta minuti i gruppi si scambiano i compiti e procedono nello stesso modo.

Entrambi i gruppi non rilevano anomalie ritenute rilevanti durante le sessioni mobili. Vengono comunque annotati alcuni momenti della registrazione in cui si è avuto il dubbio riguardo alla presenza di anomalie.

Al termine dell'indagine mobile del secondo gruppo ci riuniamo tutti quanti per trarre qualche conclusione approssimativa e cominciare a smontare l'attrezzatura. L'impressione generale sembra essere l'assenza di fenomeni rilevanti.

Conclusioni e Risultati :

Occorre innanzitutto fare un'osservazione: le condizioni di ricerca sono state molto al di sotto degli standard durante tutta la serata. Nella prima parte, la presenza di musica e avventori ha reso praticamente inutile il monitoraggio preventivo della zona.
Anche a porte chiuse comunque, durante la fase vera e propria delle indagini, il numero di persone, ricercatori compresi, era di circa una quindicina. Si è già detto del chiasso proveniente dal traffico esterno e da schiamazzi vari. Da non dimenticare la presenza di un topo proprio nell'ex-sala proiezioni e di almeno un gatto all'interno delle mura, entrambe verificate in modo inoppugnabile.

In aggiunta a questo, la presenza costante di un cameraman si è rivelata un fattore di disturbo, nonostante la professionalità assoluta e l'estrema cordialità di entrambi gli operatori.

Tenendo ben in mente la presenza di tali disturbi e dopo aver controllato accuratamente tutti i reperti audio e video, il TPR riporta le seguenti conclusioni:

1. Le fotografie non mostrano evidenti anomalie.

2. I file audio non contengono suoni o voci interessanti.

3. Il rilevatore di campi elettromagnetici ha evidenziato un campo elevatissimo nei pressi di tutte e tre le centraline presenti al primo piano del casottino. Le rilevazioni sono ovviamente approssimative ma hanno mostrato che a una distanza di una decina di centimetri circa da ciascuna centralina, il campo già raggiunge il valore massimo rilevabile col gaussmetro in dotazione (50 milliGauss).

Pur non esistendo certezze in campo scientifico sugli effetti di forti campi elettromagnetici, data la discordanze degli esperimenti condotti, si può suggerire che il disagio dichiarato dai dipendenti durante la permanenza nella stanzetta possa essere dovuto al consistente campo elettromagnetico.
Persino l'accensione o lo spegnimento delle luci potrebbe essere dovuto a un difetto nell'impianto, ma non è stato possibile verificarlo.

4. Il termometro laser ha riportato temperature nella norma senza nessuna variazione improvvisa né valori discordanti da quelli attesi.

5. Nessun membro del TPR si è sentito in qualche modo osservato o infastidito dal luogo ed eventuali presenze. L'ambiente era amichevole, cordiale e tranquillo. Per dovere di cronaca, due persone del gruppo hanno dichiarato un lieve ma persistente mal di testa durante tutta l'indagine, che può però essere tranquillamente dovuto agli effetti dell'aria condizionata a seguito del viaggio d'andata in macchina o eventualmente alla permanenza in zone con elevato campo magnetico.

6. La scoperta che al Bastione si tengono regolarmente conferenze a tema paranormale, una delle quali il giorno appena precedente all'indagine, ha colpito il gruppo in modo negativo. Per quanto possa anche considerarsi come coincidenza è in realtà un fattore che, se fosse stato noto a priori, avrebbe probabilmente scoraggiato qualsiasi tipo d'indagine, per il ragionevole timore che la segnalazione fosse stata effettuata unicamente a scopo pubblicitario.

7. La presenza percepita dalla sensitiva non è stata in alcun modo confermata, né dalla nostra indagine né da ricerche condotte a posteriori sul web. Anche altre sensazioni provate da ella vicino a particolari luoghi del Bastione si sono rivelate senza un fondamento significativo ai fini dell'indagine. Al contrario, alcuni membri del TPR hanno notato la tendenza della donna a modificare o intensificare le sue sensazioni a seguito dei riscontri positivi o negativi (o supposti tali) delle rilevazioni. Il TPR non vuole comunque pronunciarsi ufficialmente in merito.

Commenti finali :

L'indagine, per quanto infruttuosa, si è rivelata interessante a causa della collaborazione con un altro gruppo di ricerca nel campo del paranormale. Ciò ha consentito di mettere in comune la strumentazione e di concordare una strategia d'azione, con risultati probabilmente migliori di quelli che avrebbero ottenuto i singoli gruppi.
Abbiamo condiviso con il GRFP esperienze e competenze, decidendo il modus operandi di comune accordo, con apparente soddisfazione di entrambi.

Ringraziamo dunque sia il GRFP che il Progetto SERP per averci dato questa possibilità.

Tuttavia, in seguito ai motivi espressi poco sopra, non ultimo l'assenza di qualsivoglia elemento anomalo nei reperti, il TPR si sente di escludere l'opportunità di ulteriori indagini in loco.

Il gruppo resta comunque a disposizione per fornire chiarimenti e documentazione di ogni natura riguardo all'indagine, qualora fosse ritenuto appropriato.



[1]    I due hanno dichiarato di conoscersi da tempo, tanto è vero che il G.R.F.P. stava pure organizzando una conferenza da tenersi nel Bastione.

[2]    Di particolare rilievo, il 27 Luglio 2012, cioè esattamente il giorno precedente alle indagini di cui sopra, la conferenza “Conversando con il Mistero”.

[3]    Da segnalare che non è noto se il vecchio operatore del cinema sia deceduto né che l'eventuale morte sia avvenuta sul luogo di lavoro.

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